Il nostro club ha ospitato nella sua storia 17 tornei professionistici, fra cui spicca l’Open d’Italia del 1971. Ma furono straordinari anche i cinque Open di Alassio, tappe di un mini circuito italiano che avrebbe contribuito a far nascere lo European Tour
Quando a Garlenda, nel 1967, si decise di dar vita all’Open di Alassio, i promotori non pensarono certamente di aver contribuito a una sorta di importante rivoluzione nel mondo professionistico dell’epoca. Il torneo, infatti, contribuiva a rafforzare il primo mini circuito italiano, affiancandosi al Trofeo Cemadis di Arenzano, all’Open B.P. dell’Olgiata e all’Open Walworth Aloico all’Acquasanta e gettava, insieme ad altre iniziative simili in altre nazioni europee, i semi perché germogliasse nel 1971 il circuito professionistico europeo, quello che oggi è l’European Tour.
I dirigenti del circolo garlendino ebbero l’intuizione giusta: invitarono i professionisti stranieri, e in particolare quelli britannici, garantendo subito alla manifestazione un tono da grande evento. Gianfranco Costa scrisse al Segretario della P.G.A. britannica Bywater per avere gli indirizzi di professionisti eventualmente interessati a partecipare. L’esito fu quanto mai soddisfacente, ma ci fu bisogno di un appearance money: in cambio, i giocatori d’Oltre Manica vollero viaggio, vitto e alloggio gratuito.
Per rendere ancora più appetibile lo spettacolo, i responsabili del club abbinarono all’ultima giornata di gara l’esibizione di Gary Player, per la prima volta in Italia. Il sudafricano era all’apice della carriera e dominava la scena con Arnold Palmer e Jack Nicklaus. Un campione in esibizione richiamò un campione anche sul gradino più alto del podio. Vinse infatti Roberto Bernardini, giocatore che dominò la scena italiana per un decennio tra il 1965 e il 1975 e che si impose in ben tre delle cinque edizioni del torneo, disputato fino al 1972, con interruzione nel 1971 quando cedette il passo all’Open d’Italia. Nel 1968 vinse Sebastian Miguel, che divideva il tifo degli spagnoli insieme al fratello Angel e a Valentin Barrios. Con un eccellente 67 mise alle corde Angelo Croce e Luciano Grappasonni, secondi.
Bernardini tornò protagonista nel 1969 ed ebbe la meglio dopo un lungo braccio di ferro con gli inglesi Peter Alliss, vincitore di un Open d’Italia, e Bill Large, che era guest pro a Garlenda.
La buca 16 fu inflessibile giudice nella quarta edizione della gara. Vinse Emanuele Canessa, approfittando di un errore dell’inglese Fred Boobyer, che spedì con il driver la pallina dentro un cespuglio e dovette dichiararla ingiocabile. “A quel punto confesso che Gigi Denari ed io”, raccontava Gianfranco Costa, “tirammo un sospiro di sollievo: non solo per la vittoria di un ligure, ma anche perché restavano ormai pochi minuti di luce che avrebbero reso problematico l’eventuale playoff”.
Nel 1971 l’Open di Alassio lasciò il passo all’Open d’Italia della rinascita. L’allora presidente federale Gianni Albertini, infatti, decise di ripristinare il torneo dopo undici anni di sospensione. Nella circostanza, Garlenda vinse la concorrenza di Olgiata e Acquasanta. L’organizzazione fu molto laboriosa, e impegnò severamente tutto lo staff ligure. Così lo ricordava Gianfranco Costa: “L’entusiasmo con cui accogliemmo la notizia fu pari alla nostra incoscienza nell’andare incontro a un’odissea. Eravamo convinti che si trattasse di un’edizione in grande dell’Open di Alassio per il quale, dopo quattro anni, Garlenda era ormai rodata. Mi accorsi ben presto che la mole di lavoro sarebbe stata enorme. Nacque l’organigramma dell’Open, voluto da Albertini, e iniziarono riunioni fiume con periodicità settimanale. Il presidente non voleva trascurare nulla, e del resto erano trascorsi troppi anni dall’ultimo Open d’Italia per avere un retroterra, si doveva cominciare da zero. Lo stesso Albertini disegnò alcune varianti da apportare al percorso per renderlo più competitivo, quindi la società Immobiliare anticipò i tempi del progettato ampliamento della clubhouse. Ci furono altri contrattempi come lo sciopero delle Poste in Gran Bretagna a causa del quale Bill Large, nostro guest pro, perse i contatti con i suoi connazionali. Ci rassicurava continuamente circa la partecipazione anglosassone, ma le iscrizioni non arrivavano. Anche in Italia la distribuzione degli entry forms aveva incontrato ostacoli, creando allarme tra i professionisti che avevano difficoltà a reperirli. Mi trovai a raccogliere iscrizioni in tutti i modi, persino… per sentito dire. Anche il tempo ci fu nemico. Pioggia e freddo caratterizzarono le due settimane precedenti la gara, e dovemmo persino tenere chiuso il campo nei giorni riservati agli allenamenti. Finalmente arrivò il 25 marzo e come d’incanto, tutte le tessere del mosaico andarono al loro posto. C’era persino il sole. A distanza di anni posso dire che fu un buon Open, sotto ogni punto di vista”.
Non fu il campo a decidere il torneo, ma una notte di baldoria. Infatti lo scozzese Brian Barnes, che era al comando dopo tre giri, fu raggiunto dalla notizia della nascita del figlio e non si lasciò pregare per festeggiare fino alle ore piccole, cantando e bevendo un fiume di birra. Fu superato dallo spagnolo Ramon Sota, zio di Severiano Ballesteros.
L’Open di Alassio chiuse il suo albo d’oro l’anno successivo, ancora con la firma prestigiosa di Roberto Bernardini al termine di un acceso duello con lo spagnolo Thomas Lopez. Il quarto giro fu molto combattuto, ma il 69 realizzato da entrambi i contendenti lasciò immutate le posizioni acquisite dopo tre turni. Al terzo posto si classificò Bernard Gallacher, allora giovane emergente che nella sua vita sportiva ha avuto una singolare caratteristica: nelle sei partecipazioni ha sempre perso la Ryder Cup da giocatore, ma l’ha vinta negli Stati Uniti come capitano di una squadra, quella del 1995, in cui ebbe un ruolo da protagonista il nostro Costantino Rocca.
IL GOLF GARLENDA HA OSPITATO:
Open d’Italia
1971 (Ramon Sota)
Open di Alassio
1967 (Roberto Bernardini)
1968 (Sebastian Miguel)
1969 (Roberto Bernardini)
1970 (Emanuele Canessa)
1972 (Roberto Bernardini)
Liebig Ligurian Open
1992 (Nick Godin)
Campionato nazionale Omnium
1975 (Roberto Bernardini)
1983 (Silvano Locatelli)
1987 (Giuseppe Calì)
1994 (Giuseppe Calì)
1995 (Emanuele Bolognesi)
1996 (Marcello Santi)
1997 (Massimo Florioli)
1999 (Massimo Scarpa)
2003 (Emmanuele Lattanzi)
2015 (Alessandro Tadini)
Campionato nazionale Assistenti
1969 (Mario Erbisti)
Campionato internazionale Dilettanti
1980 (Andrea Canessa; Emanuela Braito)
Campionato nazionale Dilettanti Match Play
1979 (Silvio Grappasonni; Marina Buscaini)
Campionato nazionale Dilettanti a Squadre
1968 Maschile: Roma Acquasanta (Antonio Mannelli, Stefano Cimatti, Franco Gigliarelli, Stefano Manca, Franco Bevione, Paolo Moretti); Femminile: Milano (Marina Ragher, Mimmi Vigliani, Chiara Brambilla, Serena Foglia)
1977 Maschile: Roma Acquasanta (Stefano Betti, Jorgo Vafiadis, Carlo Alberto Acutis, Massimo Mannelli, Franco Gigliarelli, Stefano Manca); Femminile: Milano (Minette Marazza, Barbara Rindi, Guenda Moavero, Marina Moavero)
Campionato nazionale Dilettanti a Squadre A/2
2000 Maschile: Garlenda (Guido Cravero, Giovanni Geddo, Massimo Germani, Andrea Zanini); Femminile: Monticello (Giuliana Colavito, Valentina Jaconianni, Silvia Valli)
Campionato nazionale dilettanti Foursome
1967 (Carlo Bordogna e Alberto Schiaffino; Isa Goldschmidt e Rita Silva)
1981 (Marco e Roberto Durante; Marina Buscaini ed Emanuela Braito)
1998 (Luca Fracassi e Roberto Paolillo; Gaia Spreafico e Monica Cosenza)
2004 (Edoardo e Francesco Molinari; Alessandra Salvi e Caterina Quintarelli)
Campionato nazionale Dilettanti di 2.a categoria
1976 (Marco Durante; Pia Tolomei)
Campionato nazionale Juniores
1986 (Luigi Figari; Stefania Croce)
Campionato nazionale Mid-Am
1991 (Alberto Croze; Mimmi Guglielmone)
Campionato nazionale Seniores
1989 (Carlo Tadini; Elena Quaglia)
2006 (Valter Mandelli; Françoise Colmant)
2008 (Pierluigi Vigliani; Guenda Moavero Cioni)
2009 (Pierluigi Vigliani; Rita Silva Boeri)
Campionato nazionale Seniores Match Play
1974 (Luigi Luzzatto; Lia Ginatta)
1980 (Antonio Mannelli; Lia Ginatta)
Campionato nazionale Seniores a squadre
1987 Maschile: Roma Acquasanta (Antonio Mannelli, Roland Conklin, G. Moretti, Franco Bevione); Femminile: Torino (Liliana Ferrero, Juanita Dubosc, Anna Ceriana, C. Perasso)
Campionato nazionale Ragazzi Match play
1985 (Andrea Reale; Isabella Calogero)
2000 (Francesco Molinari)
2001 (Chiara Tirotti)
Campionato Internazionali d’Italia Ladies
2015 (Emma Spitz)
2016 (Rossel Rachel)
20° Ladies PGAI Champioship
2017 (Elisabetta Bertini)